Badia Polesine (Badia Polesine in veneto) è un comune italiano di 10.878 abitanti della provincia di Rovigo in Veneto, situato ad ovest del capoluogo.
È il punto di riferimento per quanto riguarda la zona dell'Alto Polesine. È lambita a nord dal fiume Adige, che la separa dalla provincia di Padova. Confina inoltre con la provincia di Verona.
Il nome antico di Badia Polesine era semplicemente "La Badia", con riferimento alla nota abbazia benedettina di S. Maria della Vangadizza attorno alla quale il paese si era sviluppato. Dopo il 589 d.C., in conseguenza della rotta dell'Adige alla Cucca, nell'attuale Veronella, l'Adige abbandonò il suo antico corso. Fu così che l'Athesis abbandonò le Isole Portilia (Porcilia) Menerva, Montagnana, Este e l'alveo fu spostato più a sud ovest verso Legnago con Porto, Castelbaldo e Badia, che era foce su uno dei Sette Mari raccontati da Plinio il Vecchio in Naturalis historia (Endolaguna).[3] Verso l'anno 900 il marchese di Mantova Almerigo fa edificare l'Abbazia che viene successivamente ceduta ai monaci Benedettini. L'abbazia era inoltre indipendente dalla diocesi di Adria. Nel 1200 Badia era circondata da una fossa ed erano collocate tre porte per l'ingresso in città. Nel 1400 inizia il declino della Vangadizza che passa sotto la proprietà della famiglia francese d'Espagnac e successivamente soppressa con decreto napoleonico nell'Ottocento. La città di Badia Polesine è sotto le dominazioni estensi, padovane, della Repubblica di Venezia, dal 1797 dei francesi e successivamente degli austriaci fino al 1866, quando il Veneto viene annesso allo Stato d'Italia. Dall'Ottocento la città si sviluppa; viene costruito il Teatro Sociale, l'ospedale e numerose opere pubbliche. Per quanto riguarda i trasporti viene costruito il ponte sull'Adige che collega Badia con la provincia di Padova e la linea ferroviaria Verona-Rovigo. Nel 1928 il comune ha incluso nel suo territorio parte del comune soppresso di Crocetta, che ne è divenuta frazione. Durante la seconda guerra mondiale, nell'aprile 1945 viene bombardato e distrutto il borgo San Nicolò. Negli anni sessanta sorgono in città nuove industrie a causa del boom economico italiano. Negli ultimi anni viene costruita la Strada Statale Transpolesana con la conseguente nascita di numerose imprese e industrie nelle sue immediate vicinanze.
link: www.comune.badiapolesine.ro.it
Monumenti e luoghi di interesse
Architetture religiose
• ABBAZIA DELLA VANGADIZZA (Abbazia della Beata Vergine della Vangadizza) - X secolo.
• Duomo Arcipretale di San Giovanni Battista
• Chiesa Sant'Antonio
• Oratorio della Beata Vergine Maria della Salute
• Chiesa Sant'Antonino (Salvaterra)
• Chiesa San Sebastiano Crocetta
• Chiesa San Giorgio martire (Villafora)
• Chiesa di Santa Maria della Mercede (Colombano)
• Chiesa San Costanzo (Villa d'Adige)
Architetture civili
Mercato coperto
• Palazzo degli Estensi
• Villa Turchetti, in stile liberty costruita nel 1905 è ora sede dell'INPS.
• Mercato Coperto, in stile gotico-veneziano, costruito nel primo Novecento.
• Palazzo Rossi, costruito nel XVIII secolo; all'interno del palazzo importante è lo scalone in pietra tenera ed eleganti sono gli stucchi originali che decorano le stanze del palazzo stesso. I dipinti dei soffitti sono dal pittore veneziano Giovanni Biasin.
• Palazzo Rosini, costruito nel XVI secolo.
• Palazzo Bassi, costruito nel XVII secolo.
• Palazzo Picinali, costruito alla fine dell'Ottocento.
• Villa Finzi, costruita alla fine dell'Ottocento.
• Istituto Domenico Caenazzo.
• Palazzo Gulinelli, costruito verso la fine del Cinquecento.
• Villa Pellegrini, Salvaterra.
• Sede Municipale e Torre dell'Orologio, ricostruito nel XVII secolo.
Aree naturali
Parco "Bruno Munari";
• Giardini della Vangadizza (Parco Ferracini);
• Giardino dell'Abate;
Parte del parco B. Munari e Abbazia della Vangadizza
• Giardini del Foro Boario ai valori della rivoluzione francese;
• Aree attrezzate sugli argini del Fiume Adige;
• Vari giardini e aree verdi nel capoluogo e nelle frazioni.
• Oasi Valle della Buora
TEATRO SOCIALE UGENIO BALZAN (LA PICCOLA FENICE)
Fu costruito nel 1812 per volontà e a spese del badiese Bartolomeo Dente e recenti ricerche storiche hanno portato alla luce un atto notarile datato 17 dicembre 1812 nel quale si fa riferimento al disegno del teatro dell'architetto Sante Baseggio (1749-1822) di Rovigo.
per maggiori informazioni vi rimando al sito internet : www.teatrobalzan.it
Copyright © 2014 by Colorser